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LONDRA – Street Party #Krankbrother

By polpetta / July 8, 2013

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Erano giorni che tenevo sotto controllo le previsioni, anche se con la variabilità che offre questa città può succedere che la BBC dica una cosa e in cielo ne succeda un’altra. Quando compri un biglietto per un party open-air a Londra l’unica cosa che devi fare è sperare che non piova, perchè qua anche se piove e la festa è all’aperto si balla lo stesso, non esiste che la spostano al chiuso. Sono inglesi anche in questo!
Dicono che con il sole Londra sia una delle città più belle del mondo, io dico basta che non piove. Il resto lo fa la musica, la gente e le emozioni che ti trasmette il dance floor.
Ore 13.00 un buon piatto di pasta prima di andare accompagnato da un ottimo vodka-tonic per scaldarsi un pò, in cielo un grigio paura e le prime gocce d’acqua che iniziano a scendere.
Il mood non è proprio quello di chi sta per andare ad un party. V
iene giù un pò d’acqua per una mezzoretta. No worries, la speranza è sempre l’ultima a morire.
Via si va al party.
Loro sono i Krankbrother, ormai affermati e conosciuti nella scena londinese. Per l’occasione è stata chiusa una strada nel cuore della city.
Se è vero che durante la settimana è esclusivamente popolata da bankers nel weekend tutto tace, la finanza dorme e non sembra neanche di stare in un “financial district”.
E’ qua che i party people si insediano alla ricerca di location suggestive, sporche, gradi o piccole it doesn’t really matter basta che sia Underground.
Dopo 20 minuti di fila (a Londra se non fai la fila non sei cool!) si entra. Non piove.
Vedo da lontano la consolle sotto un tendone, disterà un centinaio di metri dall’ingresso, l’impianto va, la cassa si sente. Sui lati food and beverage points. Si respira un’aria bellissima, la gente è carica, la strada è piena.
La mia attesa è tutta per lui, Mr. John Talabot, è la prima volta che lo sento suonare dal vivo. Parte soft, ci mette un pò a crescere, quasi mi sta per deludere, ma fa in tempo a riprendersi, piazza tre o quattro disconi sul finire del set che lasciano il segno. Cattivo! E’ la volta di “riccioli d’oro”. Se Locodice l’ha voluta nella sua scuderia un motivo ci sarà. Super Tini! Dal primo disco trasmette una carica pazzesca, e sarà così per tutto il set. A finire un maestro, delizioso, non sbaglia mai un colpo. Guy Gerber. E’ lui a chiudere la serata, quasi non mi rendo conto che dietro quei nuvoloni grigi è calato il sole. Ore 22.00 si spegne la musica. Puoi anche piangere per l’ultimo disco, qua non te lo mette nessuno if the party is over. Per chi ha ancora voglia il party continua da un’altra parte, questa volta al chiuso. Io vado a mangiare una pizza e poi direzione casa, soddisfatto come sempre e completamente asciutto: NON HA PIOVUTO.

A Londra impari anche questo: “No esiste buono o cattivo tempo, esiste buono o cattivo equipaggiamento”.
Qua Londra a voi studio!

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